“Certe storie sono troppo difficili da vivere, le puoi solo scrivere. E viceversa” è la nota in esergo che accompagna alla lettura di “Quel luogo a me proibito” di Elisa Ruotolo che uscirà il 18 marzo per i tipi di Feltrinelli. Un romanzo forte e intenso che scava nell’animo della protagonista, bambina e poi donna del sud, alle prese con il sentimento della vergogna che ha sempre permeato la sua vita e quella della famiglia che cela dietro l’assenza di dialogo vergogne passate e solitudini di cuori. Vite che sopravvivono, costrette dai silenzi e dalle chiusure di menti antiche e legati a falsi pudori, vite parallele di uomini che lasciano, prendono e lasciano ancora o di uomini che fanno del silenzio unico strumento di dominio. Donne silenziose che vestono di scuro come “per espiare un lungo lutto”, che temono le proprie nudità e le proprie pulsioni, che si negano piaceri e li rimuovono dai desideri pur naturali. E’ questo il mondo in cui cresce la protagonista, in una famiglia costrittiva e asfissiante che era “una messa in comune del privato, un difetto di autonomia, una continua chiamata in causa dell’altro, un sostenersi che diveniva peso”. Ai margini una nonna che ha fatto della libertà la sua idea di indipendenza e Nicla, compagna di giochi e poi di scuola che non ha paura a esplorare il mondo e la parte maschile di questo e che sarà costretta a prendere decisioni più grandi della sua età. Modelli estremi che lei è tentata di seguire, ma dai quali si ritrae perché, nata con lo stigma di essere “figlia di una notte mal calcolata”, vive nel pesante condizionamento di una educazione familiare che toglie spazio alla libertà. Arriverà a 43 anni per conoscere il desiderio, sarà il suo nuovo nascere, forse parallelo al morire della prima sé e non sarà facile abbandonare gli obblighi di una vita, legarsi (e non sarà solo un legame metaforico) ad Andrea per poi perderlo perché “l’unica verità è che nessuno può amare a lungo una donna bonsai”, una donna costretta proprio come un bonsai a crescere tenendo a bada i rami. Una narrazione che procede con un susseguirsi di ricordi, con rimandi continui all’ieri e ritorni a un oggi che a causa di quel passato non è semplice, con la capacità di coinvolgere il lettore in una continua scoperta della complessa personalità della protagonista. Titolo:Quel luogo a me proibito Autrice:Elisa Ruotolo Editore: Feltrinelli Collana: I narratori Anno edizione: 2021 In commercio dal: 18 marzo 2021 Pagine: 160 p., Brossura EAN: 9788807034251 Elisa Ruotolo è nata nel 1975 a Santa Maria a Vico (Ce) dove vive tuttora. Insegna Italiano in una scuola superiore. Ha esordito per nottetempo nel 2010, con la raccolta Ho rubato la pioggia, vincitrice del Premio Renato Fucini e finalista al Premio Carlo Cocito 2010. Nel 2014 ha pubblicato, sempre per Nottetempo, Ovunque, proteggici, selezionato dalla Commissione del Premio Strega 2014 e presentato al premio da Marcello Fois e Dacia Maraini.
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