La verità non è mai una, ma plurima e decisamente è femminile e allora le storie bisogna ascoltarle dalle donne che l’hanno vissuta. Queste verità ci racconta Giusy Sciacca in “Virità - Femminile singolare - plurale, appena edito per i tipi di Kalòs edizioni in cui partendo da una importante e dettagliata ricerca storica scrive di venti donne, venti verità e le fa parlare in una sorta di monologo che ha molto di teatrale (e che sarebbe bello vedere in scena). Donne siciliane, ma che superano i confini regionali e linguistici e diventano archetipo del femminile a partire dalle dee e dalle ninfe, per passare alle sante, alle principesse e alle titolate, approdando alle streghe, alle maghe, alle medichesse alle letterate e alle studiose (chissà quanti nomi femminili nel mondo delle arti e delle scienze ci sarebbero state se alle donne fosse stato concesso il diritto di studiare, si chiede l’autrice facendo proprio il pensiero comune di tante tra noi). Le protagoniste dei venti racconti, donne messe al bando, criticate, uccise, solo perché portatrici di pensieri divergenti dal sentire comune, sono stanche di essere state dimenticate, così le immagina Sciacca, e allora si raccontano immaginandole nel momento topico della loro esistenza e lo fanno per dare finalmente voce alle verità affinché queste vengano finalmente ascoltate e si renda loro giustizia, restituendo la dignità persa a causa del maschilismo imperante. Potente e incisivo il linguaggio usato che rende questo libro un dono prezioso. Titolo: Virità femminile singolare-plurale Autrice: Giusy Sciacca Editore: Edizioni d'arte Kalós Collana: Fili e trame Anno edizione: 2021 In commercio dal: 26 marzo 2021 Pagine: 224 p. EAN: 9791280198112
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