Una edizione numero 0 questa del 2021, organizzata in piena pandemia quando non si conoscevano ancora le date eventuali di riaperture eppure baciata dal successo di pubblico, un pubblico decisamente di qualità che ha affollato ( pur nel limite dei posti distanziati) il Sannio Music Fest #21. Questa mattina al Teatro Romano la conferenza stampa di chiusura, ma soprattutto di apertura verso le future iniziative che dovrebbero interessare anche la provincia a partire da Montesarchio e Telese. “Un Teatro Romano che ha visto un incremento notevole dei numeri di visitatori convogliati qui anche da una serie di iniziative culturali poste in essere con le associazioni e con gli enti – così il direttore Ferdinando Creta - in un’ottica di offerta al pubblico fortemente sostenuta da Marta Ragozzino, direttrice dei musei Regionali della Campania (presente all’appuntamento con paolo Fresu)”. “Una grande soddisfazione – per il presidente di Napoli Jazz Club, Michele Solipano – che ha trovato l’appoggio di un ente come il comune e naturalmente il Teatro Romano di cui ringrazio non solo il direttore Creta,ma anche tutti i dipendenti pronti a sostenerci per superare le difficoltà .” Si pensa al futuro, dunque, forti del fatto che una comunicazione di pochi giorni ha prodotto una grande affluenza e consapevoli che un piano comunicativo più strutturato potrebbe far arrivare in città flussi di fruitori da fuori provincia e da tutta Italia. “La prossima rassegna, covid permettendo, avrà respiro internazionale. Sto pensando a musicisti come Toquino oltre che ad aumentare le date e organizzare eventi collaterali come master class e dopo concerti in localini dove si apossibile proporre musica” – spiega Solipano che di più proprio non vuol dire. E chi è stato presente ai concerti, però, e ne ha potuto godere la perfezione dell’organizzazione potrà essere certo che le promesse saranno mantenute e che Benevento si appresta a diventare luogo propositore di grandi rassegne Jazz grazie alla passione e alle competenze di Michele Solipano e del Napoli Jazz Club e alla lungimiranza di Ferdinando Creta e della direttrice Marta Ragozzino.
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