Inizia con “In nome di Boby… e tuttavia”, una produzione Furialab, l’anteprima di “Obiettivo T”che prevede quattro titoli prima della rassegna che partirà con il nuovo anno. Un testo liberamente tratto da un racconto di Juilio Cortazar e riadattato da Luigi Furno che ne ha curato anche la regia, i video e le musiche. Un palco interamente ricoperto da foglie cadute svela la protagonista, Ursula Iannone, in un monologo impegnativo accompagnato da musiche incessanti e ripetitive, dall’ossessione di continui video, da continui canti di uccelli. Boby è il protagonista la cui presenza si fa assenza e si fa pregnanza di respiro costante, Boby è il bambino triste, quello che fa incubi, quello che li crede veri al punto di chiedere a sua madre il perché della sua crudeltà. Sua zia, nella sua ossessione lo accompagnerà all’epilogo, burattino senza fili, fino alla scena finale: la sua deposizione su un piano di cristallo mentre il latte che dà la vita, diventa probabilmente elemento di purificazione scorrendo sul corpo immobile.
Prossimo appuntamento, il 10 dicembre, alle 20:30, con "Posso offrire un caffè" diretto e interpretato da Carlo di Maio
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