Difficile trovare consolazione nel “Consolo”, la vicinanza di parenti e amici che per tradizione passa attraverso offerte di cibo per “ consolare” dopo un lutto, quando nessuno può occuparsi di cucinare, intenti tutti a versare lacrime di dolore. E il “Consolo”per la morte di suo padre viene in mente alla protagonista dell’omonimo romanzo di Orsola Severini (Fandango)quando deve rielaborare un lutto che non c’è ancora e ben presto ci sarà. Orsola è mamma e moglie ed e è felice di esserlo, è la vita che si è scelta pur essendo stata educata da sua madre alla ricerca dell’indipendenza e al femminismo. Ha tanto voluto un terzo figlio, ma qualcosa non va per il verso giusto, il bambino ha una grave malformazione, si consiglia l’aborto terapeutico. Da qui il flusso di pensieri e di coscienza della giovane mamma che messa di fronte a responsabilità immense, si sente improvvisamente sola in una barca che affonda alle prese con un sistema sanitario discriminante che poco si occupa di chi decide di abortire. Una scelta difficile, complessa, traumatica e a maggior ragione perché quel figlio lo ha desiderato e lo ha voluto. I sensi di colpa sembrano addirittura percuoterla e salvifica diventa allora la memoria di suo padre, morto qualche anno prima, che attraverso i ricordi sembra parlarle e indicarle la strada. Coincidenze di incontri la connettono sempre più con chi non c’è più e i ricordi fluiscono veloci a lenire le ferite, a risvegliare giorni passati. Bambina, le vacanze in quella Calabria misteriosa terra di origine di suo padre, poi più grande a Roma e infine a Parigi dove decide di studiare allontanandosi sempre più dalla figura paterna con la quale ha inevitabili contrasti, quel padre che finirà quasi per non amare e che invece si rileverà in un tutta la sua capacità di dare amore nei ricordi e nella nuova consapevolezza di donna adulta come una persona da comprendere e comunque sempre amata. Scrittura e memoria quindi a lenire ansie, dolori e frustrazioni e a restituire a chi legge sentimenti di sofferenza quanto mai attuali in uno stato che ha approvato ormai decenni fa una legittima legge sull’aborto, ma in cui la società fondamentalmente cattolica, moralista e oltremodo giudicante fa fatica ad accettarla pienamente. Un libro che appare fin dalle prime righe sincero e doloroso Orsola Severini (Roma, 1981). Figlia di madre francese e padre italiano, si è laureata in storia all’Università La Sorbona di Parigi. Ha vissuto anche in Argentina e in Perù dove è stata volontaria in un orfanotrofio femminile. Di ritorno a Roma nel 2006, ha lavorato per oltre dieci anni nella comunicazione e nell’organizzazione di eventi. Attualmente scrive di storia e cultura per il quotidiano online Globalist e lavora come insegnante di francese per stranieri. È madre di tre figli. Il consólo è il suo primo romanzo.
Titolo: Il consolo Autrice: Orsola Severini Editore: Fandango Libri Anno edizione: 2021 In commercio dal: 28 ottobre 2021 Pagine: 160 p., Brossura EAN: 9788860447760
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