Un lungo percorso che parte da lontano, arriva a oggi e unisce cuori, sentimenti e passioni in musica. In tanti ieri al Mulino Pacifico per l’ultimo appuntamento di Anteprima di Obiettivo T che ha portato in scena Il Canzoniere della ritta e della Manca. Gruppo consolidato da anni di attività arricchito, dalle nuovi generazioni per una ricerca musicale di altissimo livello e poco conta se, come ha affermato lo stesso Pio Grasso: “Il tempo è passato e siamo tutti più grandi e, con problemi di vista!” perché la musica, immortale e senza tempo è collante tra le varie generazioni. Tanti a seguire (giustamente rigido il protocollo di accoglienza con controllo di green pass, raccolta dei dati e mascherina obbligatoria) e in tanti hanno accennato a cantare (nonostante la difficoltà della mascherina) seguendo le proposte del gruppo e applaudendo a più riprese il ritorno in scena della musica e testimoniando la necessità di un ritorno alla vita normale. La serata è stata introdotta da Michelangelo Fetto, mentre Celeste Mervoglino ha letto due testi, uno di Erri de Luca, l’altro di Franco Arminio, proiettando i presenti nel mondo dell’emigrazione:
In palcoscenico, eccezionalmente bravi ed empatici, Pio Grasso (chitarra battente, basso, mandolino), Lello Campanelli (tamburello, flauti), Ezio Cerulo (voce, bouzouki, chitarra classica), Tony Stefanelli (violino), Jacopo Cerulo (tastiere, voce), Giancarlo Sabbatini (percussioni), Marisa Rapuano (voce).
L’appuntamento al Mulino Pacifico è per la metà di gennaio con Obiettivo T e le proposte teatrali.
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