DISINTEGRAZIONE,è un percorso sonoro e visivo, tutto in forma live, ispirato da David Bowie, Marilyn Monroe, J. C. Ballard, the Cure, Sarah Kane, Baudelaire e da una preghiera in onore della Santissima Muerte messicana. Questo nella sinossi dello spettacolo in scena ieri al Mulino Pacifico per la rassegna Obiettivo T. Dalle parole ai fatti, però, è stato un immergersi in suoni e immagini destabilizzanti filtrate da un velo a coprire la scena dove la protagonista, Ilaria Delli Paoli, ha prestato la sua voce agli incubi del mondo contemporaneo in un tentativo di Electroshock therapy [EST]. Il progetto nato durante il lockdown e curato da Paky Di Maio è una sperimentazione osata oltre i limiti che ha fuso teatro, musica e visual art, quest’ultima affidata a Francesco Zentwo Palladino, temi che hanno attraversato miti sacri dell’arte da Bowie a Monroe, hanno incrociato tradizioni, come la Santa Muerte messicana, hanno soprattutto parlato del senso di disagio e di inadeguatezza dell’uomo contemporaneo, lo stesso senso di disagio avvertito probabilmente dal pubblico catapultato in quel chaos che finirà per ucciderci (com recitava la scritta composta sullo schermo).L’ardito progetto nasce da un'idea di Mutamenti e Teatro Civico 14 di Caserta.
foto: Veronica Russo
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