Una serata memorabile quella di stasera all’Auditorium Sant’Agostino di Benevento per il concerto di Uto Ughi e Bruno Canino al pianoforte. Una serata di grande intensità che ha coinvolto i presenti, tutti esauriti i posti a sedere per un percorso musicale di grande pregio da Tomaso Antonio Vitali (Ciaccona in Sol minore), a Ludwig Van Beethoven (Sonata n.9 in La maggiore op. 47 “a Kreutzer”), Pëtr Il'ič Ĉaikovskij (Sérénade Mélancolique in Sib minore, op.26, Méditation da “Souvenir d’un lieu cher”, op. 42, e Valse-Scherzo in Do maggiore, op. 34) e Pablo Martìn De Sarasate (Carmen fantasy) cui, naturalmente, è seguito un graditissimo bis che ha confermato il gradimento della serata. La serata, appuntamento della stagione concertistica dell’Accademia di Santa Sofia, conferma ancora una volta la capacità di questa mirabile associazione beneventana che gode della direzione artistica di Filippo Zigante e di Marcella Parziale e della consulenza scientifica di Marcello Rotili, Massimo Squillante e Aglaia McClintock. Proprio Massimo Squillamnte, dopo i saluti di Maria Buonaguro e l’introduzione di Marcella Parziale, a parlare di “Accademia di Santa Sofia – Unisannio – Cadmus: un arco culturale” a testimoniare come queste realtà sono strettamente connesse.
Il concerto ha visto anche la possibilità di sostenere i ragazzi e le ragazze di Santa Maria della Verità per il progetto ideato dalla Comunità di Sant’Egidio “La scuola della pace” per sostenerne i bisogni educativi.
Prossimo atteso appuntamento con Moni Ovadia ( biglietti in vendita da All Net Inclusive)m il prossimo 30 aprile, alle 20 in “Il Maghreb incontra i Balcani” che sarà anticipato da Emiliano Brancaccio per “Arte della scienza: omaggio a Moni Ovadia”
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