Immergersi in un romanzo, tra le righe di una narrazione coinvolgente, tra le atmosfere di altri tempi, ritrovare la forza delle donne nella protagonista, Maria, ma anche in sua madre e nella baronessa Matilde, donne determinate seppure con intenti diversi: tanto dura e ancorata ad un passato arcaico di idee e di pensieri e di dolori è sua madre, tanto proiettata verso il bello è Matilde, tanto incuriosita dal mondo e dal futuro è Maria. Sono le donne di “Cinquecento catenelle d’oro” (Garzanti) di Salvatore Basile. Un paese del sud, fine ‘800, un rapporto di amore viscerale con suo padre e molto contrastato con sua madre, Maria è una adolescente votata al dolore che ha la fortuna di incrociare la vita di Matilde. Sarà lei che le insegnerà a leggere e le aprirà le porte della conoscenza e così Maria farà con due piccoli del paese condanati dalle usanze del tempo a restare ignoranti. Non è facile la vita di Maria e lo è ancor di meno quando diventa erede della Baronesssa Matilde che le lascia i suoi libri e il piccolo pezzo di terra sul quale è casa sua, terra che suo padre coltiva col sudore e col sangue. Da questa inaspettata eredità una serie di enormi difficoltà: il barone, fratello di Matilde, che vuole indietro a tutti i costi la “sua “ terra, il papà costretto ad emigrare “all’America” per poter pensare a un futuro che non sia di stenti. E proprio dall’America arrivano lettere che portano meraviglia: in America, scrive suo padre, "le fotografie si muovono e si costruiscono palazzi alti assai dove una stanza piccola sale e scende e la gente torna a casa senza fare le scale”. Il mondo in cui vive Maria non è pronto ad accettare tutte queste novità figlie del demonio o di una mente pazza, e per pazza passerà agli occhi dei suoi compaesani pronti a calunniare senza avere contezza della realtà. All'orizzonte, però, c'è Domenico e con lui la scoperta che l’America è lì, a un mese e poco più di viaggio e che è proprio vero che lì "le fotografie si muovono e i palazzi sono alti assai" e dall’America si puo ricominciare a pensare al futuro. E sarà un futuro inebriante e bellissimo in cui Maria, finalmente appagata, sarà protagonista del suo tempo. Un romanzo che emoziona e che riempie di bellezza, una narrazione che sa di amore per la lettura (tante le citazioni di titoli di romanzi) e della sua importanza per aprire la mente e per essere capace di lottare per i propri diritti. Un romanzo che colpisce chi legge e si trova sopraffatto dalla capacità narrativa dell’autore (in alcune pagine la narrativa si fa quasi poesia) per un testo che è un invito a seguire i propri sogni anche quando questi minacciano di farti passare per pazza.
Culture e Letture aps incontrerà l'autore il prossimo 20 naggio alla Libreria Barbarossa di Benevento.
Salvatore Basile è nato a Napoli e vive a Roma, dove fa lo sceneggiatore e il regista. Ha scritto e ideato molte fiction di successo. Dal 2005 insegna scrittura per la fiction e il cinema presso l’Alta Scuola in Media Comunicazione e Spettacolo dell’Università Cattolica di Milano. Nel 2016 pubblica con Garzanti Lo strano viaggio di un oggetto smarrito. Nel 2018, sempre con Garzanti, pubblica il suo secondo romanzo, La leggenda del ragazzo che credeva nel mare.
Titolo: Cinquecento catenelle d'oro Autore: Salvatore Basile Editore: Garzanti Collana: Narratori moderni Anno edizione: 2022 In commercio dal: 14 aprile 2022 Pagine: 192 p., Brossura EAN: 9788811001041
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