Non fatevi dissuadere dalle oltre 600 pagine di “Stradario aggiornato di tutti i miei baci”, una delle proposte al Premio Strega 2022, un libro intenso e anticonvenzionale di Daniela Ranieri, edito da Ponte alle Grazie. Non fatevi dissuadere dal titolo che ha qualcosa di nonsense e neppure dalla narrazione che non è biografia né romanzo nel senso stretto della parola. Fatevi invece suggestionare già dall’immagine di copertina di Milan Balog per poi entrare in un romanzo che è un capolavoro di riflessioni, di citazioni colte da Kafka a Ovidio, a Joyce, a Yourcener, Seneca, Nietzsche, che utilizza parole “alte” usate con semplicità disarmante, di racconti di miti e di storia, di profumi che con le loro suggestioni inanellano percezioni precise che superano l’onirico. Un libro che a dispetto della mole, si fa leggere con piacere, risucchia all’interno di narrazioni che procedono seguendo il flusso di coscienza dell’autrice e partono dai baci, quelli del titolo, suggello di storie d’amore che spesso diventano altro e con intelligenza, ironia, sagacità, Ranieri disanima il sentimento riuscendo al contempo a innestare profonde riflessioni sulla vita e la sua essenza senza dimenticare una giusta dose di ironia. E ci sono gli uomini, tanti, quelli che sono tappe dello “stradario” della vita e che dal primo incontro è facile classificare nelle diverse categorie: il vanesio, l’egoista, il mammone, quello troppo legato ai soldi, c’è Michele, “l’amico frocio” e c’è A. che è la sua catarsi e una Sicilia intensa di profumi e colori. Su tutti, lei, la protagonista, perennemente in crisi, perennemente a combattere contro un’ansia infinita che toglie il respiro, ma che riesce a guardare oltre il guardabile e a intuire ciò che agli altri non appare. Un libro che diventa necessario leggere per esplorare nuovi percorsi narrativi oltre le frasi fatte, oltre i soliti cliché.
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