Davide è un uomo normalissimo e mite, è neurochirurgo, vive a Lucca con sua moglie, Barbara, logopedista e suo figlio Tommaso, un adolescente come tanti altri. La sua vita scorre sui binari della tranquillità fin quando una sera, le avances di qualcuno a sua moglie gli fanno cambiare prospettiva di pensiero. Incapace di reagire e porsi a difesa di Barbara che viene invece difesa da Diego. Diego si rivelerà un monaco zen e l’incontro fortuito cambierà il modo di pensare di Davide che sarà improntato alla domanda se convenga all’uomo dominare la violenza o si è condannati ad esserne dominati. Combatterà contro le ingiustizie, deciderà di combattere i soprusi ma quale limite è giusto oltrepassare? La risposta, forse, nella conclusione della storia narrata in maniera quasi scientifica con molti riferimenti al cervello e al suo funzionamento senza tralasciare una capacità di narrazione a tratti anche comica.
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