“La storia siamo noi” e non è solo il titolo di una delle canzoni più intense mai scritte, è proprio l’essere stati al Musa insieme, in tanti, a cantare, a sognare, a seguire brano dopo brano le note di musiche che hanno accompagnato la storia personale di tanti dei presenti. E’ stato un immergersi nei ricordi, nelle sensazioni di quell’adolescenza che è passata da tempo, un tornare ragazzi a dispetto delle età e dei capelli bianchi, un capire che in ogni passo della vita, negli ultimi 50 anni, c’è stata una canzone di Francesco e di Antonello a sottolinearla. E sono stati applausi e cori e telefonini alzati, è stato un ondeggiare di corpi e parole urlate al vento in una delle serate più belle che l’estate beneventana potesse proporre. Una serata voluta dal BCT Music Festival, dall’ottimo Antonio Frascadore, direttore artistico che è riuscito ad intercettare i due artisti che registrano il sold out per ogni data (ieri notte, a sorpresa, sul palco anche Checco Zalone). Un pianoforte, una chitarra e tanta tanta emozione in una platea gremita da boomers con la presenza di molti giovani per sottolineare che “Sempre e per sempre” (e no, non è solo il titolo di una canzone) questa musica resterà nei cuori e nell’immaginario collettivo di una generazione cresciuta alle note dei grandi cantautori italiani.
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