Che bella questa silloge di Teresa Serino che parte dal cuore e arriva all’anima. Poesie semplici che “si levano dal profondo e avverto la spinta a palesare sentimenti d’amore, di paura, di gioia , di tristezza” scrive la stessa autrice nella prefazione al testo diviso in tre sezioni: Motivi, affetti, Amori. E se in “Motivi” è la natura che parla da “L’autunno è…” a “Bosco che dormi”, “Africa” passando per “Caduca foglia” e “Primi amori” tra le altre, in “Affetti” è il cuore che si fa avanti a parlare di ricordi, di bambini, di tempo passato. Gli amori sono, invece, stati dell’animo legati ai figli, all’essere nonni, alla sorella Pina cui è dedicata la struggente “28 gennaio 2014” con quei versi che sono urla di dolore rassegnato: “Ed io nella notte ti cerco… Ti cerco nelle cose, nel tuo letto, nella tua poltrona, nella tua maglietta, nei tuoi fiori”. Poesie struggenti, nella loro semplicità, che raccontano in armonia pensieri che chi legge non avrebbe saputo scrivere meglio.
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