Un condominio sopraffino, quello ideato dall’autrice, trovasi al civico 22 laddove lo abitano personaggi illustri accomunati dall’anno di nascita, il 1922 e dalla genialità che li ha resi immortali. Renata Tebaldi, Pier Paolo Pasolini, Josè Saramago, Margherita Hack, Angela Giussani, Jack Kerouac e Susanna Colussi rinascono dalla penna mirabile della Carturan e diventano, nella unicità dei loro atteggiamenti e nella fierezza delle proprie solitudini, “vicini di casa”. Il lettore si approccia con solleticato sorriso di complicità alle relazioni che intrecciano, almeno apparentemente, un ordinario problema condominiale di infiltrazione d’acqua, ed approda alla grandezza di coloro che hanno scritto pezzi di storia. Il gioco letterario avvince e nel mentre l’agente segreto sovietico Vasilij Nikiti Mitrochin tenta il recupero di un deposito di armi, l’infiltrazione dell’acqua agevola gli incontri, le cene e le passioni dei condòmini. Il custode Virgilio tiene salda l’attenzione alla manutenzione del palazzo e la nipote Beatrice ne invaghisce gli abitanti tutti riservando al lettore un momento di estrema tenerezza. Il romanzo incastra le vite di questi illustri personaggi senza discostarsi dalla loro autenticità, anzi intrattiene la pienezza delle loro identità nonostante la “semplicità” della vita condominiale. La Carturan fa del proprio lavoro di studio, decisamente immancabile, un’opera che esplode verso un nuovo genere letterario ordito con disinvolta abilità.
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