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sab 19-11-2022 n.13978, Elide Apice

“Questa splendida belligeranza” ovvero il vuoto di vite senza stimoli

Ieri al Mulino Pacifico per la rassegna Obiettivo T


Quanto può essere devastante una vita tranquilla?
Quanto può essere destabilizzante una vita senza paletti e senza guizzi in cui ogni richiesta di spiegazione si riduce a “Si fa così, poi così e infine così” e se poi figlio non riesce, ci pensa papà a fare tutto?
Lo racconta Marco Ceccotti, autore della drammaturgia e regista di “Questa splendida belligeranza”, Spettacolo vincitore del Premio In-Box22 (con il maggior numero di voti nella storia del Premio”.
In scena i bravissimi Giordano Domenico Agrusta, Luca Di Capua, Simona Oppedisano alle prese con una vita fin troppo tranquilla e apparentemente senza tanti desideri.
Luigi, il figlio ossessionato dalla morte si crea un lavoro “altro”, inventa finali di film e libri a chi è ai suoi ultimi giorni di vita;il padre, pacifista che paradossalmente si guadagna da vivere decorando sanitari acquistati dai peggior dittatori, darà una svolta inaspettata alla sua vita; la madre che tranquilla e pacifica, si fa scivolare la vita addosso attaccandola con l’ironia e nascondendo la voglia di vivere nella lettura compulsiva dei libri di King.
Cosa volere di più da una vita in cui non si riesce nemmeno a litigare probabilmente perché non si è mai riusciti ad amarsi? Da una vita in cui tutto è sempre uguale dai regali (libri e libri di King che si accumulano perdendo la loro forza liberatoria) ei sogni, anche quello più banale di una cena dal “Cinese”, vengono accantonati in “no” mai detti esplicitamente?
E tutto prosegue fino alla svolta finale, quando il padre (con un repentino quanto inatteso cambio di personalità) riesce finalmente e solo per un attimo ad aprirsi a quel figlio con il quale non è mai stato in sintonia.

Una piéce che è specchio di tante famiglie ed è soprattutto immagine della società contemporanea alle prese con genitori forse mai cresciuti, figli che avrebbero bisogno di decisi no (il protagonista li cerca compulsivamente) e della necessaria necessità di donarsi amore e non formalità.

Il prossimo appuntamento al Mulino Pacifico è con la musica: Venerdì 25 novembre, alle 20:30, con Daniele Deidda in concerto per la assegna Jazz Club, mentre il teatro tornerà il 13 gennaio prossimo con "Apocalisse tascabile" con Niccolò Fettarappa Sandri e Lorenzo Guerrieri.



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