La trama di trappole per topi ci porta al centro delle narrazioni di Agata Christie di cui “Trappole per topi” è stato ed è ancora il giallo più rappresentato (ininterrottamente in scena, dal novembre 1952, all’Ambassadors Theatre di Londra). Un albergo isolato in campagna a soli 50 km da Londra, isolato da una tempesta di neve, è la scena di un omicidio che segue una analogo caso avvenuto qualche ora prima poco distante. Il sospetto di un omicidio ad opera di un sociopatico e da qui, alla maniera di Agatha Christie, una serie di colpi di scena che in due atti porteranno alla scoperta dell’assassino, fino ad allora insospettabile protagonista della scena. Fin qui il racconto di una storia nota per una commedia che ha in sé mistero, suspense, ironia e leggerezza e che nonostante narri di personaggi e tempi andati potrebbe essere facilmente adattata a narrazioni contemporanee. Belle le scene di Luigi Ferrigno e i costumi di Francesca Marsella , ottime le interpretazioni (anche e forse soprattutto per l’attore che ha sostituito all’ultimo minuto un collega impossibilitato che ha magnificamente recitato leggendo il copione), originale la regia d Giorgio Gallione e complimenti all’intera compagnia La Pirandelliana con Lodo Guenzi, Claudia Campagnola, Dario Merlini, Stefano Annoni, Tommaso Cardarelli, Andrea Nicolini, Maria Lauria, Lisa Lendaro. Una bella serata di teatro dal sold out non scontato ma che è sintomo di uno degli aspetti di una rinascita culturale in città.
Prossimo appuntamento, venerdì 6 gennaio con lo spettacolo “Bruno racconta e Venturini canta”
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