Un Centro commerciale, il più grande d’Europa, è il luogo dell’azione, in scena due giovani acquirenti fagocitati dalla compulsione all’acquisto, dal fantasmagorico e rutilante luccichio di insegne ammiccanti, alle prese con la dimostrazione di esistere e di essere al mondo “se hai la fidelity card” di questo o di quell’ ipermercato. E’ qui che all’improvviso si palesa Dio che sceglie il più inetto dei presenti, “il fallito, quello che non ha fidelity card, quello che non sa chi sia” e lo elegge a profeta per annunciare all’umanità la prossima, imminente fine del mondo. Ad incitarlo e a scuoterlo dall’impossibilità ad agire uno sfigatissimo angelo dell’Apocalisse. Tutto, però sembra inutile, sono pochi quelli che si fermano ad ascoltare, tutti presi dagli acquisti compulsivi e completamente immersi nelle loro vite inutili. Una feroce critica al consumismo indotto da meccanismi indotti di acquisto declinata con ironia ed eccezionale bravura da Niccolò Fettarappa Sandro che ne ha curato anche drammaturgia e Lorenzo Guerrieri coregista con Fettarappa. Due talentuosi under 30 che hanno realizzato un piccolo grande capolavoro, prodotto da Sardegna Teatro, vincitore di numerosi premi tra cui il Premio In-Box - Rete di sostegno del teatro emergente italiano 2021, il Premio della Critica al Nolo Fringe Festival, il Premio Giurie Unite Direction Under 30,Spettacolo vincitore Festival Dominio Pubblico 2020.
Prossimo appuntamento con Obiettivo T venerdì 27 gennaio con Le regole del giuoco del Tennis di Mario Gelardi
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