Un romanzo sulla fragilità dell’umanità, dei rapporti di coppia, sulla difficoltà di diventare e poi di essere genitori. E’ Tasmania (Einaudi) di Paolo Giordano che riesce e coniugare una narrazione intimista con temi scientifici quanto mai attuali (il cambiamento climatico, il nucleare) in un libro coinvolgente e carico di spunti di riflessione. Il protagonista è uomo inquieto e alle prese con mille domande e nessuna risposta, intorno a lui Lorenza con la quale condivide una profonda crisi di coppia, Novelli , studioso di nuvole e poi Karol, Curzia, Giulio, tutti partecipi di una vita traballante, carica di problemi dai quali non si sa come uscire. Un romanzo che racconta le crisi, quell’attimo di rottura tra un ieri che sembrava certo e un domani che non sembra più così sereno. Ed è crisi dei singoli, quarantenni ancora irrisolti, ma anche crisi della società e i tanti attentati che l’hanno funestato e intanto, all’orizzonte, arriva il Covid che aggiunge alle crisi la paura. Paolo Giordano sa come raccontare e prendere il lettore per mano aspirando alla Tasmania perché in unodi quei giochi di parole e di pensieri che tutti facciamo viene fuori una risposta: “Se proprio dovessi, sceglierei la Tasmania. Ha buone riserve di acqua dolce, si trova in uno stato democratico e non ospita predatori per l'uomo. Non è troppo piccola ma è comunque un'isola, quindi facile da difendere. Perché ci sarà da difendersi, mi creda”.
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