Delle tante cose che posso raccontare di Bruno Menna mi piace ricordare la sua esperienza ad Ascoben. Era l’agenzia di stampa del Comune di Benevento, una sorta di esperimento con un modo assolutamente innovativo di intendere la politica e la sua relazione con i cittadini che amministrava. Con Ascoben si raccontava cosa accadeva nel Comune, i progetti, le realizzazioni, i commenti sugli avvenimenti più importanti accaduti in città.
Ci volle un grande coraggio negli amministratori dell'epoca, ma anche una grande forza per avviarla e poi sostenerla. Ascoben pubblicava un vero e proprio giornale stampato, in 8 pagine a colori, che veniva distribuito in città, nei locali pubblici, nei condomini. Era il legame diretto con la città, un legame che già allora tendeva ad assottigliarsi. Al giornale faceva sponda anche un telegiornale ed un giornale radio che veniva poi diffuso con i mezzi disponibili all’epoca.
Era il 2006, tempo di pionieri e gente di coraggio, e Bruno abbracciò a doppie mani l'iniziativa, diretta da Billy Nuzzolillo, e ne divenne la struttura portante. Bruno non solo scriveva la maggior parte degli articoli, ma si interessava anche dell’impaginazione, dell’impianto grafico, della stampa, della distribuzione.
Bruno tempo prima aveva lasciato un impiego per lavorare in un giornale, come il suo cuore gli suggeriva. E quello di Ascoben era nel suo DNA, era proprio il suo “mondo”, quello che gli apparteneva in via naturale, e in Ascoben si espresse con dedizione assoluta, con grande sacrificio ma anche con enorme soddisfazione.
L’amministrazione che subentrò definì Ascoben come la “Pravda” della Giunta precedente. L’annullò in un attimo, ignorando il grande coraggio che l’aveva istituita e l’enorme valore aggiunto che aveva generato. Era un eccellente strumento di comunicazione, avanti con i tempi e con enormi prospettive. Ed ancora oggi a distanza di tanti anni non c’è ancora niente che assomigli ad Ascoben. Bruno ne fu un interprete di primo piano, la portò avanti con grande energia sotto la direzione di Billy, e con la collaborazione di Emilio. Ma Ascoben fu eliminata, non si provò nemmeno a capire cosa era.
Bruno non si arrese e partì subito dopo Epicentro un giornale web illustrato, anche questo seguito da tantissimi lettori. Trentamila articoli circa dal 2006 al 2014, su tutto quello che accadeva in città, tra politica, cronaca, sport. Un giornale web illustrato, tra i primissimi di quei tempi, curato con grande assiduità, passione, professionalità, con decine di articoli al giorno.
Poi i libri, la proficua stagione che l’ha portata fino a giorni nostri, con tutto l'amore e la profonda passione per la città, le sue usanze, i suoi "personaggi" importanti o anche quelli di tutti i giorni.
Teatri e Culture l'ha più volte incontrato per la presentazione dei suoi libri, l'ultimo a settembre dell'anno scorso, a parlare di Agostino e del suo voto alla Madonna delle Grazie, ancora in tema con la città ed i suoi personaggi.
La sua scomparsa ha lasciato tutti sgomenti, lo conoscevano tutti, lo incontravano tutti. E lo stimavano tutti. Con la sua scomparsa la città perde un caro amico, un giornalista assiduo e presente, un bravo scrittore, un personaggio autentico e sincero.
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