Il fascino irresistibile delle commedie di Goldoni immergono il pubblico nelle atmosfere veneziane di un tempo che fu e restituisce uno spaccato della vita di allora. In scena tre campielli, al centro la bottega del caffè dove Michele Placido, diretto da Paolo Valerio, interpreta Don Marzio, nobile napoletano, una sorte di antieroe.
Splendida interpretazione dell’intera compagnia che ha interpretato perfettamente i tanti personaggi, da Eugenio, tutt’uno con il gioco, sua moglie e i vani tentativi di redimerlo, il nobile Flaminio dedito a sperperare i suoi averi e in eterno contrasto con lamoglie Placida, la ballerina Lisaura, Ridolfo, il proprietario della caffetteria, in un intreccio di storie e di vite, di vizi e virtù osservato da Don Marzio che “briccone”, si diverte a tirare i fili dei destini.
Messa in scena divertente e apparentemente leggera che ha offerto diversi spunti di riflessione sull’animo umano e i suoi moti.
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