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mer 08-03-2023 n.14089, redazione

INVISIBILIA, promosso dall’Ordine degli Avvocati di Benevento con il Comitato Pari Opportunità

Grande risposta delle scuole del territorio per il progetto “


Il progetto INVISIBILIA, promosso dall’Ordine degli Avvocati di Benevento con il Comitato Pari Opportunità, finalizzato a tenere alta l’attenzione sul fenomeno della violenza contro le donne, ha concluso la fase di condivisione con le scuole del territorio della mostra “Le conseguenze. I femminicidi e lo sguardo di chi resta”, della giornalista e fotoreporter Stefania Prandi. Un lavoro mai tentato prima, allestito per la prima volta in un Palazzo di Giustizia, per raccontare i giorni di chi resta, ossia le madri, i padri, i figli delle donne uccise dai propri compagni o mariti, per testimoniare che l’assenza può tramutarsi in presenza attiva contro la violenza di genere. Uno sguardo diverso e lontano dalle immagini cui siamo abituati e che spesso perpetuano stereotipi nella narrazione mediatica. A partire dal 25 novembre scorso, i componenti del Comitato Pari Opportunità hanno incontrato circa 300 studenti e studentesse, di sette istituti del territorio, svolgendo incontri preparatori prima a scuola e successivamente in aprendo le porte del Tribunale. L’intento era attivare una riflessione sul tema degli stereotipi di genere e della violenza contro le donne, partendo dalle esperienze dei ragazzi, dalle parole della musica che ascoltano o da quelle pronunciate delle aule dei tribunali, anche leggendo i capi di imputazione dei casi più significativi, grazie alla collaborazione con la sezione specializzata della Procura. Alcuni studenti hanno pianto, si sono indignati, altri hanno condiviso o contestato, hanno sperato, che le famiglie abbiano almeno giustizia, hanno restituito i loro pensieri, attaccati sui pannelli della mostra, trasformatasi in un luogo di riflessione. L’iniziativa proposta dal Comitato Pari Opportunità è stata possibile grazie al sostegno della Presidente del Tribunale dott.ssa Marilisa Rinaldi, che ha dato il consenso all’allestimento della mostra, e al coraggio del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati a sperimentare qualcosa di insolito, coinvolgendo le nuove generazioni, da cui partire per realizzare un reale cambiamento culturale.


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