Aurora è una novella “bella addormentata”, ma non nel bosco, è ricoverata in clinica per provare a superare un grave crisi narcolettica che l’ha colta durante un rapporto d’amore. Intorno a lei la famiglia, Stefano suo padre, erede di una fabbrica di lampadine; Carola, sua madre e un mondo fatto di ricchezza. La malattia di Aurora, in qualche modo legata a una strana telefonata, è il nucleo di una narrazione che parla degli archetipi di ogni tempo: la morte e la paura di affrontarla, la vita e la speranza dell’eternità ed è il momento dal quale si intrecciano storie del passato fatte di misteri e di paure, di una visione di una donna anziana e mal vestita mentre Carola, in prega al dolore più profondo si rifugia nella preghiera e in tutte quelle pratiche rituali alla ricerca del miracolo. Intanto i medici brancolano nel buio offrendo una riflessione sui limiti della scienza e della ricerca. Un libro di grande attualità che pesca nella fiaba per intrecciare una narrazione che prosegue fino al finale non scontato che chiude il cerchio intorno a temi che riportano alla superstizione e all’incrinarsi di rapporti che sembrano consolidati mentre si incrinano all’apparire di una crisi. Il libro, ultimo lavoro di Giorgi Nisini edito da Harper Collins, è stato proposto al Premio Strega 2023 da Massimo Onofri e sarà presentato da Culture e Letture aps nell’ambito di “Streghiamoci da Barbarossa”, gli incontri con l’autore proposti dalla libreria Barbarossa di Benevento
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