Una biografia che ha il sapore di un racconto di amicizia, del resto l’autrice ha conosciuto Joyce lUssu che è la protagonista dell’omonimo libro scritto da Silvia Ballestra candidato al Premio Strega 2023. Un libro che racconta al lettore i giorni di una donna forte e determinata, moglie di Emilio Lussu, abituata a viaggiare e a conoscere, in prima linea nella resistenza e nella ricerca della libertà dei popoli. Una donna che fu scrittrice, poeta, traduttrice, che fu sempre protagonista del suo tempo anticipando tematiche e pensieri. Un bel libro che riporta alla memoria di chi non ha avuto modo di conoscerla prima, una donna di cui l’autrice mette in mostra pregi e difetti senza fare sconti, attraversando il secolo breve, dalle prime pagine che restituiscono una Joyce bambina fino alla donna che percorre le strade del tempo nel periodo più drammatico per l’umanità contemporanea. Una donna che credeva nelle donne e nelle loro capacità e che scelse di farsi conoscere con il cognome del marito (il suo era Salvadori) per rendere visibile a tutti la profonda unione col marito che travalicava l’amore coniugale e per diventare comunione di pensieri e di lotte. Una nota per il titolo, La Sibilla, perché Joyce Lussu studiò a lungo il mito della Sibilla dell’Appennino che con lei perse l’aura di strega e diventò donna capace di curare, donna dotata di saggezza che conosce e sa usare i privilegi della natura.
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