“Riscoprire il fuoco” (edizioni Realtà Sannita) è un testo che raccoglie le conversazioni che l’autore, Alberto Barlocci, ha tenuto on line durante il periodo Covid con studenti e studentesse dell’ITI Bosco Lucarelli di Benevento. “Conversazioni sulle questioni etiche”, il sottotitolo sul tema di “Quale etica per un mondo che cambia” che ha fatto da fil rouge su sette argomenti: la situazione i Afghanistan, la globalizzazione, i cambiamenti climatici, i valori a sostegno di un’etica umanista, l’economia capitalista, l’economia civile e la responsabilità sociale che hanno dato lo spunto per un’infinità di ulteriori temi affrontati dai partecipanti. Per ognuno degli incontri, una esaustiva introduzione e poi le domande sempre pertinenti e precise da parte di docenti e studenti. Così, a partire dal tema della pace e dalla necessità di attuarla si è passati ad analizzare la situazione geopolitica, alla politica e al tema clou, l’etica che sottende ai comportamenti di ognuno. Quali sono le conseguenze di scelte politiche, del globalismo, delle azioni che hanno portato al cambiamento climatico? Quali sono i comportamenti da attuare per passare da un’economia di tipo capitalista a una economia civile che metta al centro l’uomo i suoi bisogni? Cosa si intende per etica e per cultura dell’etica? Queste alcune delle domande alle quali il professore Barlocci ha risposto con coinvolgimento dei presenti nell’ottica di una presenza attiva di tutti e tutte alla luce di ciò che scriveva Gabriela Mistral, poeta cilena. “Dove ci sarà un albero da piantare, piantalo tu, dove ci sarà un errore da correggere correggilo tu, dove ci sarà uno sforzo che tutti schivano fallo tu. Sii tu colui che apparta la pietra d’inciampo” perché tutti e tutte possano essere parte del cambiamento. Il libro è curato dalle docenti Graziella Sorgente, Daniela Collarile e da Rossella Matrangolo che è anche autrice della premessa al testo nella quale scrive di come sia nata la proposta degli incontri con il professore Berlocci che attualmente vive in Cile e che ha scritto anche la prefazione, mentre l’introduzione è affidata a Maria Gabriella Fedele, dirigente dell’ITI Bosco Lucarelli.
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