“teoria e pragmatismo", Christofer Nolan scrive la sceneggiatura del suo ultimo film, tratto dal romanzo di Kay Bird e Martin J. Sherwin, premio Pulizer nel 2006, Oppenheimer. Trionfo e caduta dell’invenzione della bomba. Il cast stellare, diretto magistralmente da Nolan, si alterna in fotogrammi a colori ed in bianco e nero, per raccontare la storia del fisico Robert Oppenheimer. La scelta di Cillian Murphy nel ruolo del protagonista è stata ottimale, occhi di ghiaccio e sguardo magnetico non perde luminosità nemmeno nelle scene in bianco e nero. I punti di forza del film sono tanti: la storia dell’operazione Manhattan, la sperimentazione della bomba atomica, il processo a porte chiuse, la personale vendetta come conseguenza di un’ambizione ferita, la colonna sonora, i primi e primissimi piani, i dialoghi, le inquadrature, i costumi, il montaggio, la fotografia, il doppiaggio. La seconda parte del film chiarisce la prima che mette alla prova l’attenzione del pubblico per la complessità dell’argomento e l’associazione dei nomi ai personaggi. Tutto diventa poi facilmente leggibile nella seconda parte di un film, che malgrado la durata di tre ore, si segue con interesse. La presa di coscienza del fisico, rispetto all’uso dell’ordigno progettato con il contributo dei migliori scienziati di tutto il mondo, avviene durante un discorso patriottico. Robert Oppenheimer deve inneggiare il successo del lancio della bomba e la fine del conflitto con il Giappone, tutta la squadra di fisici e scienziati con le proprie famiglie è di fronte a lui, in una piccola arena realizzata all’interno della città appostitamente costruita a Los Almos nel Nuovo Messico. La costruzione di questa scena è potente, le parole di gioia per il successo militare sono accennate e con poca convinzione, mentre Robert sente il rumore delle bombe, vede gli effetti della devastante esplosione nucleare. Comprende le parole di Albert Einstein “questi sono i tuoi calcoli, non i miei”, comprende il motivo per il quale il grande genio avesse deciso di lasciare alla scienza la sua scoperta, temendo per le conseguenze. Nel cast Matt Damon, Robert Downwy Jr, Emily Blunt, Rami Malek, Dane DeHaan. Il pubblico si interroga sul motivo per il quale Nolan abbia scritturato un Premio Oscar, Rami Malek, che sembra destinato a silenziose e veloci comparse. Il regista, poi, gli renderà giustizia alla fine del film quando il suo ruolo diventa determinate per la riabilitazione del fisico Oppenheimer. Ci aspettiamo tante nomination ai prossimi Golden Globe e quindi agli Oscar. È un film estremamente interessante e, purtroppo per certi versi, molto attuale.
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