L’acqua ha memoria e prima o poi restituisce quanto ha preso. E’ questo l’assunto dal quale parte l’ultimo libro di Zaira Mainella, “L’acqua ha memoria”, appunto, edito da Armando editore. Irene è la giovane protagonista cui la vita non ha risparmiato nulla a cominciare dalla morte del padre avvenuta quando lei aveva solo nove anni. Morte di cui in qualche modo si sente responsabile e avvenuta accidentalmente proprio nelle acque di quel lago intorno al quale trascorreva ore felici nell’abbraccio di suo padre e di sua madre. Voleva fare la cantante e come capita spesso, ha dovuto accontentarsi di un sicuro impiego al comune e ad una convivenza con una amica che le ha permesso di allontanarsi da sua madre dalla quale la separa qualcosa di inespresso. Irene, in crisi profonda dopo la rottura di un fidanzamento che segue atre delusioni amorose si rivolgerà ad uno psicologo che in qualche modo sente vicino e che la indirizzerà verso una nuova vita , la sua vita che riprenderà alla luce di rivelazioni inaspettata e sorprendenti. Questa la sinossi di un libro dalla scrittura accattivante che ha un bell’intreccio e termina esattamente da dove era iniziato, sulle sponde del Lago di Carezza , lì dove tutto è finito e ora ha un nuovo futuro. Culture e letture aps incontrerà l’autrice Zaira Mainella nel corso di un incontro previsto per le ore 17:00 del 3 dicembre prossimo alla Libreria Barbarossa di Benevento.
|