Una sala buia, resa quasi inospitale da fumi e da un sordo rumore di sottofondo, in scena, tra gli spettatori pronti ad accomodarsi, tre personaggi inquietanti, tre anime in pena, tre sofferenze diverse e universali.
Inizia cosi la trasposizione teatrale liberamente tratta da Fuochi di Marguerite Yourcenair per la regia di Enrico Torzillo con Paolo Madonna, Vincenzo Palladio, Maria Grazia Trombino tutti uniti dall’esperienza di studio e lavoro all'Accademia Nazionale d'Arte Drammatica "Silvio D'Amico".
Tre storie di amori imposti, di amori difficili, di omicidi, di suicidio, di sofferenze dilanianti: Clitemnestra e il dolore di una madre e di una donna che decide la più feroce delle vendette , Saffo che si innamora di Faone in cui ritrova tratti delle donne amate e, non ricambiata, decide di suicidarsi, di Maria Maddalena che sola e “puttana” segue quel Dio che le ha dato e le ha tolto e finisce per essergli più vicino di quanto pensato.
Tre storie tratte dalle tante che Yourcenair tratteggia in Fuochi, “Il libro che non avrebbe mai dovuto essere letto”che contestualizza quelle pene in chiave contemporanea rendendole universali. Perfetta la recitazione, inquietante e coinvolgente, così come i complessi ma fluidi movimenti dei corpi, perfette la regia e la scelta delle musiche e le intuizioni in scena che hanno restituito al pubblico, per un’ora “signori della corte”, il senso della perdita, la vertigine della delusione, l’angoscia della sofferenza e che hanno consacrato Enrico Torzillo certezza e non solo promessa della drammaturgia contemporanea.
E come sempre, le parole non riescono a restituire in pieno la meraviglia diuno spettacolo intenso e potente, fortemente innovativo, perfettamente ideato e realizzato.
Si replica stasera alle 20,30.
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