7 sono i cancelli da aprire per ritrovarsi, 7 le prove da affrontare e “7 cancelli” è stato il titolo della performance teatrale che stamattina, presso la casa circondariale di Benevento, ha fortemente colpito anime e cuori. Otto donne, Alessia Mucci, Liubov Kvasha, Erika Muro, Ese Osadolor, Annarita Izzo, Adele Vecchione, supportate dall’esperienza di Alda Parrella e Ilaria Masiello, sotto la regia di Enzo Mirone, hanno attraversato le sette porte della vita tra ricordi e speranze in un percorso fortemente emozionale restituito attraverso uno spettacolo “fisico” di movimenti e suoni, di numeri, cifre, legati indissolubilmente al vissuto di ignuna di loro ( compleanni, date di nascita, momenti indimenticabili).
Eccellente la regia di Enzo Mirone capace di emozionare non solo attraverso la scelta dei testi ( parole a volte sussurrate altre urlate) ma anche ddelle musiche così come molto indicati sono stati i costumi scelti da Linda Ocone.
A margine dell’esperienza teatrale finanziata dall’otto per mille della Chiesa Valdese, una suggestiva mostra fotografica , frutto del laboratorio fotografico tenuto da Valentina Leone (che ha curato anche la veste grafica dello spettacolo) ad alcune delle detenute, Adele Vecchione, Angela Troiano, Annarita Izzo, Giuseppa Rosiello, Maria Domenica Lettieri, Marianna Sannino.
“Ristrette” il titolo, come ristrette sono le artiste e ristretto è il tempo da dedicare a se stesse.
L’augurio è che sia la mostra che lo spettacolo possano essere portati fuori dai sette cancelli del carcere.
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