E’ difficile cimentarsi con un testo ormai classico di Pirandello eppure Giorgio Marchesi ci è riuscito alla grande coinvolgendo il pubblico in una rilettura del Fu Mattia Pascal emozionante, divertente, eccellente in ogni suo aspetto, comprese le musiche dal vivo si Raffaele Toninelli. Una serata all’insegna della cultura per le iniziative dell’Accademia di Santa Sofia e come sempre il tutto è stato presentato da Marcella Parziale e da Maria Bonaguro.
Dopo la prolusione di Andrea Cusano, professore ordinario di Elettronica al Dipartimento di Ingegneria - Unisannio, con un intervento intitolato “La luce: una potente tecnologia per la salute dell’uomo”, spazio al teatro.
Una bella sperimentazione che approda a Benevento dopo aver raccolto successi in tutta Italia e che ha trovato nell’ironia indicata dallo stesso Pirandello il punto di forza dell’intera messa in scena. Gli spettatori sono stati trasportati dalla maestria di Marchesi che in prima e terza persona ha interpretato i diversi ruoli presenti nel testo districandosi magistralmente tra i ruoli femminili e maschili, recitando in diversi dialetti, con continui cambi di giacche ( eccezionale il bomber aranciato indossato alla scoperta della "sua morte" nel segno di una finalmente ritrovata libertà.
Come sempre un appuntamento di ottima scelta come ormai ci ha abituati l’Accademia di Santa Sofia che continua il suo impegno con l’appuntamento di sabato 2 marzo, sempre all’Auditorium Sant’Agostino con il violino di Riccardo Zamuner per le Grandi Pagine Strumentali che sarà anticipato dall’intervento del professore Biagio Simonetti sul tema “innamorarsi della statistica”.
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