Il prossimo 23 febbraio 2024, presso l’Auser-Uselte di Benevento sarà proiettato il cortometraggio “Una donna e la guerra. La tragica storia di Adelaide Modena”, che racconta l’internamento di guerra di una nobildonna friulana nel piccolo comune di Celle di San Vito (FG). Il documentario, della durata di 21 minuti, è stato realizzato dalla storica e giornalista sannita Lucia Gangale, che ha recuperato la storia di questa nobildonna friulana, vittima, come tanti, della legislazione speciale della Prima Guerra Mondiale, alla quale ricorsero tutti i paesi belligeranti, che, allo scoppio del conflitto, chiusero le frontiere ed espulsero o internarono tutti i cittadini degli Stati nemici. Una triste pagina di un nazionalismo sconsiderato, in cui l’irredentismo si colorò delle posizioni più estremiste. Degli internati di tale periodo storico si parla ancora pochissimo e quasi di sfuggita sui libri di storia in uso nelle scuole, ma esso costituì, in effetti, il precedente preferito del regime fascista, il quale si limitò solo a perfezionarne gli strumenti repressivi adottati (come ha scritto la storica Giovanna Procacci ne L’internamento di civili in Italia durante la prima guerra mondiale, DEP, Ca’ Foscari di Venezia, n.5-6, 2006).
La tragica storia di Adelaide Modena, che morì a soli 54 anni proprio nel piccolo comune pugliese, dove era stata internata nel 1915, è stata riportata alla luce setacciando archivi e biblioteche dalla Puglia al Friuli Venezia Giulia. L’autrice del cortometraggio, sulla sua pagina facebook scrive: «Ringrazio la professoressa ed amica Adriana Pedicini per avere creduto in questo progetto. Il cortometraggio sarà proiettato a maggio all'interno della Settimana della Cultura Friulana, e questa estate sarà riproposto a Celle di San Vito.
L'Auser-Uselte di Benevento, egregiamente diretto dalla professoressa Pedicini, lo presenta per la prima volta al pubblico beneventano. Per realizzarlo ho ricevuto l'aiuto di molte persone, da Cervignano, da Scodovacca, da Udine, da Gorizia e da Celle di San Vito.
Vi aspetto numerosi, per conoscere questa storia drammatica, e vi invito ad essere puntuali, in quanto il Cesvolab chiuderà le sue porte al pubblico alle ore 18.30. Cominciamo, dunque, alle 17.00 in punto.
Sono a disposizione di tutte le scuole del territorio, enti, Università ed associazioni per la proiezione».
Appuntamento dunque il 23 febbraio al Palazzo del Volontariato sito in Viale Mellusi n. 68. Alla proiezione seguirà un momento di convivialità. Ingresso libero e senza prenotazione. La stampa è invitata a partecipare.
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