Camille Claudel, la sua vita, la sua sofferenza, gli anni della solitudine.In scena lei, un fascio di nervi che modella una testa, alle pareti grandi ritratti che sembrano vegliare - sorvegliare l’artista e le sue sperimentazioni. E’ tutto qui il mondo di Camille che vive (sopravvive) nel ricordo di Rodin e delle sua false promesse, nell’angoscia dei contrasti con la famiglia che l’ha abbandonata in un manicomio, soprattutto sua madre che incombe alle sue spalle come censora della sua vita, nella consapevolezza della sua arte che è passione e vita. Ieri in scena al Mulino Pacifico,” Camille - viaggio nell’animo“ penultimo appuntamento dei ObiettivoT, una splendida Noemi Francesca ha dato vita alle emozioni di una vita negata.
Perfetta presenza scenica, perfetta interpretazione in una scenografia magnificamente strutturata da Rosaria Corcione, l’attrice (nata dai laboratori della Solot e ormai professionista di valore) ha messo in campo tutta la capacità di trasmettere emozioni e sentimenti, da eccellente padrona della scena, in uno spettacolo dalla drammaturgia essenziale e profonda di Enrico Manzo per un progetto di grande sensibilità ideato e diretto da Luisa Corcione , autrice con Anna Corcione di altre opere esposte in scena.
Profonde e accattivanti le voci fuori campo di Lino Musella e Giacinto Palmieri, davvero una squadra eccellente per un successo più che meritato.
L’ultimo appuntamento di Obiettivo T sarà venerdì 10 maggio, alle 20:30 con “La vita è anche un’altra cosa” con Antonella Ippolito, Gea Martire, Francesca Morgante e Piera Russo dirette da Nadia Baldi
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