"La Masa madre" è la pasta madre, il nostro “criscito”, quell’elemento quasi magico e sacrale che accompagna o meglio, accompagnava, il rito della preparazione del pane.
E’ proprio dal lievito madre che Ettore Nigro ha iniziato il suo percorso nel mondo del pane. Sante, il suo personaggio, vuole diventare fornaio e ritornare ai riti antichi. E’ uno strenuo difensore di ciò che è stato rispetto a ciò che è, del metodo di lievitazione naturale rispetto agli intrugli chimici che accelerano i processi di lievitazione e favoriscono maggiori entrate.
Emigra così in Argentina, terra scelta per il forte legame al sud italiano che tanti migranti ha donato a quella luogo e qui parte una vera e propria rivoluzione del pane come risorsa comune dell’umanità.
Una rivoluzione sottolineata in maniera univoca dai volantini distribuiti tra il pubblico (vedi foto) al quale erano stati precedentemente donati pezzi di pane staccati da una pagnotta con l’invito a condividere.
Lo spettacolo, nato nel 2013 ha toccato diverse cittàda Napoli a Padova fino all’Expo di Milano, da Parigi a Witten a Madrid, da Zurigo a Caracas fino al Festival internazionale di Bogotà, è eccezionale nella sua semplicità.
Grande prova attoriale per Ettore Nigro, che si è poi intrattenuto con il pubblico per una serie di riflessioni proprio sul pane, solo alle prese con più personaggi e diversi linguaggi, capace di incantare e divertire un pubblico composito, adulti e ragazzi e proprio questi sono stati, poi i protagonisti del laboratorio per la preparazione della pasta madre, acqua, farina e natura, elementi semplici che e fondano rafforzano la complessità del pane.
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