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gio 25-07-2024 n.14455, Elide Apice

“Tutto il mondo è consolabile” di Saint Malo

“Tutto il mondo è consolabile” di Saint Malo

Sono poesie di vita, poesie d’amore, lo recita il sottotitolo di un libro dal titolo strepitoso, “Tutto il mondo è consolabile” che è tratto dalla prima, breve, profonda poesia.
E’ un libro auto pubblicato, il suo autore, Alessandro Del Vecchio ( Saint Malo), si offre con pudore ai lettori e alle lettrici ”con queste sue nudità”, lo scrive nella prefazione che diventa una “Brevazione”.

Un libro di quelli che ti capitano per caso e anche se non sei proprio avvezza alla poesia, ti porta dentro sentimenti e pensieri, ti avviluppa in parole sempre ben scelte, ti trascina in un turbine di sentimenti.

E’ bravo Alessandro del Vecchio, ed è coraggioso perché coraggio ci vuole a mettersi nudo e a darsi in pasto a lettori spesso frettolosi riuscendo a destare attenzione.
L’importanza della parola in quel “Parlami” che è incipit di tre versi intensi come un poema, l’importanza della poesie che “non è fatta per fugare dubbi né per fare proseliti … ma è messaggera del comune ventilare, annuncia che siamo tutti beatamente esposti al pizzicore delle emozioni”.
C’è la ricerca della sospensione del tempo, un ritorno alla possibilità di sognare, di nutrirci di malinconia nei versi di Saint Malo perche “qui si sale e il sogno è sempre verticale”.
 C’è ancora il desiderio di trattenere il tempo che soggiace a un solo imperativo “il tutto e subito” mentre “siamo tutti schiavi del superfluo”.
E inoltre, l’intuizione dell’elencazione dei luoghi dove portare l’altra (“sotto la crosta della crema catalana”ma “anche a scoppiare bolle negli imballaggi”)  a testimonianza di una ricerca di leggerezza che sottende l’amore.
E poi c’è tanto romanticismo quando “mentre tu bevi cose calde, io conto le comete che tieni dentro … oppure quell’ ”io frequento profondi i suoi occhi”.
Non poteva mancare un richiamo a Benevento, la città del poeta, quando leggendo “Flans te alo” su una fontana che tutti i beneventani conoscono, ne fa suo il motto straordinario “che mi spazza ogni spavento”.
Gli incontri non avvengono mai per caso e l’incontro con questo giovane poeta riesce ad aprire nuovi, infiniti orizzonti.

Alessandro Del Vecchio, aprirà il prossimo 18 settembre il Festival “Metti una sera un autore” che per la prima volta decide di promuovere anche la poesia ed è organizzato da Culture e Lettureaps con la Libreria Barbarossa.



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