Il senso di colpa per qualcosa di molto grave che ha compromesso tutta la vita, il voluto allontanamento per tagliare i ponti con un passato scomodo e per mettere fine a una storia d’amore senza senso.
E’ questo che Barbara mette in atto in “La punizione” (HarperCollins) nel quale l’autrice, Sara Bilotti, traccia un preciso profilo psicologico non solo della protagonista ma anche delle persone che per uno strano gioco del destino o forse perché volere altrui, si troverà ad affrontare.
La vicenda si svolge quasi interamente su un’isola che potrebbe essere il luogo della pace e della possibilità di “ricostruirsi” se non fosse che un giorno, quattro anni dopo, accompagnato da serie e valide motivazioni, torna a farsi vedere Luca che Barbara non ha mai dimenticato e con lui la moglie, la cognata, la figlia Anna che sarà una delle alunne della protagonista.
Fin qui, per sommi capi, una storia che si tinge di thriller sfocia nell’analisi introspettiva, non risparmia colpi di scena e finisce per irretire i lettori nella trama appassionante affrontata con l’indubbia capacità dall’autrice di intrecciare con maestria, in capitoli brevi e intensi, i tanti, diversi fili della narrazione fino a creare una narrazione complessa pur nella godibilità della scrittura che procede indagando la fragilità dell’animo umano, i limiti della coscienza, la voglia di rinfrancarsi dal passato doloroso giungendo ad un finale per nulla scontato e decisamente sorprendente.
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